vetro VS2017
Aree alte
Caro lupo grigio
Valle Stretta 2017
Da sempre l’ak si nomadizza nella fresca e salutare Valle Stretta nei mesi dove il calore opprime la pianura.
Quest’anno l’ak ha particolare attenzione
- Per coloro che vogliono frequentare gli stage con i loro cavalli partecipando alle lezioni propedeutiche sia per cavalli che per cavalieri, nei mesi invernali gli stage sono piuttosto teorici, nei campi estivi pratici.
- Per coloro che vogliono partecipare come auditori e assaporare la vita selvaggia dell’accampamento.
Il programma didattico è questo:
-martedì 25 luglio si monta il campo: è la tradizione, San Giacomo patrono della valle e dei pellegrini ci aspetta e non vogliamo far torto, è una festa semplice a 1750 metri ed è bello assistere alla Santa messa nel limpido tramonto.
-giovedì 27 stage di trasferimento, dura tre giorni e si parte dall’acquartieramento invernale per arrivare all’accampamento estivo risalendo la Valsusa, indicato per i cavalieri con i propri cavalli.
-mercoledì 2 agosto "Jafferau’s raid” spettacolare raid in alta quota con pernottamento a 2800 metri. Punta Jafferau è isolata, ammantata di stelle alpine, montagne ovunque, di notte le stelle scendono fin da te; dura fino a sabato 5, si viaggia in apnea con bisacce, cilindro e cilindretto, è un vero raid.
-lunedì 7 agosto stage pratico di apnea, durata 3 giorni (fino al 9).
-giovedì 10 visita guidata da Roberto Guasco alla mostra sullo Chaberton a Claviere.
- Pralong, dimostrazione pratica sull’importanza del tipì tra gli indiani delle pianure.
-giovedì 17 e 18, Pellegrinaggio al Monte Tabor.
Nei giorni fuori attività è possibile fare passeggiate e visite alle Cappelle affrescate della conca di Bardonecchia, uscite con pernotto in apnea o con supporto logistico insieme alle guide dell’ak; intorno al 20 agosto si rientra verso la base autunnale.
La vita all’interno di un accampamento nomade non ha niente in comune con la vita del camping, è libera ma appunto per questo slegata dal concetto di vacanza, all’interno del campo vi è il " libero impegno”
L’Alpitrek è un gruppo fantasma, a volte non c’è nessuno altre tutto il clan, comunque non è un gruppo sportivo ma culturale, occorre avere questa prospettiva in mente per poterlo capire, all’interno del clan non esistono egocentrici, ne servi ne padroni, nè ricchi nè poveri ma solo gente quasi uguale, gente che ama sostare nel "Castello degli Spiriti Nobili”, castello perduto ma non ancora del tutto diroccato
Il tema di quest’anno è " il limite”.
Può partecipare chiunque sia puro di Spirito e abbia buona volontà
mischiare
caro Lupo Grigio
spulciando vecchi album
Merano luglio 1983
l'Apitrek ospite in "Savoia" durante l'epica cavalcata delle Alpi da Ventimiglia a Venezia
quarantadue giorni idi marcia ininterrotti, un colle ogni mattina.
non è stato possibile risalire all'autore della foto, in primo piano quasi di spalle il Colonnello Comandante di "Savoia Cavalleria" Rutilio Rutoli e sulla destra Mauro Ferraris in tenuta da campagna.
in quella occasione l'Alpitrek, visitando il museo del Reggimento vide per la prima volta Albino e cominciò a covare l'idea di tornare in sua "memoria" sulle rive del Don, marcia che riuscì a realizzare miracolosamente nel 1998 grazie all'appoggio dell'Ing. Chierici allora responsabile dell'IVECO vecchio scout e amico di Luciano e dell'amico Medagisto della MADA che misero a disposizione i mezzi necessari. Essenziale la ferratura dell'equipe del Maresciallo Blasio
mischiare indissolubilmente idea sogno realtà e fantasia è sempre stata la caratteristica principale dell'Alpitrek.
caratteristica essenziale per rimanere all'infuori del mondo organizzato dall'economia.
spero non averti annoiato con questi vecchi ricordi
barbarahofman