Potere

"Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino/ Non avevano leggi per punire un blasfemo/ Non mi uccise la morte ma due guardie bigotte/ Mi strapparono l’anima a forza di botte.
Perché dissi che Dio imbrogliò il primo uomo/ Lo costrinse a viaggiare una vita da scemo/ Nel giardino incantato lo costrinse a sognare/ Ignorando che al mondo c’è il bene e c’è il male
Quando vide che l’uomo allungava le dita/ A rubargli il mistero di una mela proibita/ Per paura che ormai non avesse padroni/ Lo fermò con la morte, inventò le stagioni.
E se furon due guardie a fermarmi la vita/ E’ proprio qui sulla terra la mela proibita/ E non Dio ma qualcuno che per noi l’ ha inventato/ Ci costringe a sognare in un giardino incantato
.”

-Il blasfemo- F. De Andrè

 Negli ultimi trecento giorni ho pensato spesso alla parola "potere”.
Inevitabilmente questa parola scivola verso la negazione di sé stessa: infatti "potere” diventa "il potere”.
Ma non voglio che questo accada questa notte
Questa notte non è un luogo comune,
Questa notte appartiene alla normale eccezionalità
Fermiamoci alla parola "potere”
Essa diventa sacra quasi divina
Parola chiave simbolo della "grande energia” che possediamo

-ogni persona?
-ogni persona, ogni quadrupede, ogni volatile, contenuta nel mondo verde e in quello di pietra, la possediamo e possiamo comprenderla. senza differenza.
e tutti potremo utilizzarla appieno se vorremo.

Ecco viene fuori la relazione tra potere e volere
non c’è differenza
perché
potere e volere sono la stessa cosa
se vogliamo possiamo ogni cosa
volare cantare pregare camminare digiunare
giro del cerchio
sognare e morire.

Il sogno
Il potere del sogno
I Sioux pensano che la vita sulla terra sia la proiezione della vita reale
L’altra
e sanno che il sogno mette in relazione questa vita con quella vera
per loro il potere del sogno diventa
la chiave per capire la vita e la morte
I Sioux cercano il sogno, lo cercano sulle cenge della montagna. fissando diritto il sole fino a farsi scoppiare gli occhi.
Primitivi pensano di far parte del cosmo non di governarlo
primitivo
a volte il sogno arriva poetico come il volo del falco inquietante come l’ululato del lupo
sogno e sacrificio
Oggi nel mare bianco i Sioux si ubriacano forse per sognare ancora

A proposito di sogni
Ma questo non era un sogno…

Un vecchio sciamano ha detto:
I nostri giovani non lavoreranno mai
la nostra saggezza sta nei sogni
e chi lavora non ha il tempo per sognare.

Pensando bene è vera questa frase. E ha ragione pure il brasiliano

Alce Nero ha fatto grandi sogni, Cavallo Pazzo anche
Ecco: noi se vogliamo possiamo tutto, persino rispettare il mondo intero e sognare quello da cui veniamo

La prima domenica di marzo si marciava in fila indiana sul fianco boscoso della collina, le foglie degli alberi erano scese in terra come tante divinità: cercavano di redimere il potere degli uomini, i cavalli incuranti delle nostre miserie continuavano a passarci la loro benefica energia, con la consueta generosità.
Alla domanda fatta a bruciapelo
Fabrizio risponde:
"potere è il presupposto ontologico della libertà”
nel silenzio i cavalieri annuiscono mentre i cavalli continuano a marciare verso casa portandosi addosso la miseria degli uomini.

 Luchino -per questo non hai mai lavorato
Mauro    -per questo e per altri motivi
L             -allora Sergio che ha sempre lavorato non ha mai potuto sognare
M            -non essere rigido, Sergio ad esempio sogna tutto l’anno di poter salire alla Guglia Rossa con Guido
L            -e poi?
M           -sogna di avere un figlio veterinario
Coro       -questo lo sogniamo anche noi e lo sognano anche i nostri cavalli.