Crò 2015 - continua 2

Venerdì 20 novembre inizia il crò

È l’uscita finale dell’ak del2015, e speriamo vada tutto bene.
I cavalieri che da anni frequentano l’ak mi scuseranno se ripeto cose che sanno benissimo.
-       E' una scuola di equitazione alpina fondata 40anni fa con istruttori e allievi, non un gruppo di amici che si ritrovano per mangiare e bere.
-       È una scuola dove non si rilasciano ne patenti ne brevetti.
-       E' una scuola aperta a tutti i pensieri: sia politici sia religiosi.
-       E' una scuola che esclude chi avesse intenzione di convertire alla propria fede altri cavalieri.
-       E' una scuola di cavalieri che volontariamente accettano di farne parte sapendo che possono uscire dal gruppo nell’ istante desiderato.
-       E' una scuola basata sull’ essenzialità e non desidera convivere con chi non può rinunciare alle proprie.
-       E' una scuola con un metodo di vita e di equitazione preciso, scelto consapevolmente nel passato e non vuole assolutamente confrontarlo con altri sistemi di non metodo.

MF

       Alcuni scambiano cortesia ed educazione per consenso o debolezza. L’ak è misero ( per scelta), ma non debole. Per il resto si è autonomi nello spirito del gruppo.


Crò 2015 - resoconto

La scuola di equitazione alpina alpitrek ha come obbiettivo la formazione professionale delle guide a cavallo, esse possono operare in ambienti super difficili come l’attraversamento di città più o meno industrializzate o in quelli congeniali delle pianure o montagne.
I requisiti principali della guida sono:
Conoscenza delle nozioni elementare dell’equitazione naturale
Avere esperienza di viaggi a cavallo su terreni diversi con qualsiasi tempo ed in ogni stagione
Essere estremamente educata ma decisa nel carattere, quest’ultimo non deve assolutamente influire negativamente sulla coesione del gruppo.
In più l’ak richiede leggerezza, buon umore, buona disposizione e soprattutto ironia per e in quello che si fa. In poche parole: non prendersi sul serio e non pensare che la Via da noi scelta sia l’Unica valida per l’intero mondo.

L’ak non lascia patenti ne brevetti,( cose organizzate da coloro che devono organizzare un’economia di mercato). L’ak lascia solo sensazioni che possono essere d’avventura o di forte vento.
Vento come quello dell’ultimo crò.
Col vento i teli devono essere fissati in modo solido e sapiente, i cavalli sistemati sottovento, i fuochi di bivacco esclusi o guardati a vista costante e così via.
Il vento cerca di far penetrare il freddo nel corpo, lo fa con insistenza, la mente reagisce, i cavalli si dispongono lasciando a lui la coda.
Quest’anno si è partiti per il crò in una calda giornata autunnale e alla sera il vento ghiacciava l’acqua nelle borracce.
Ma tutti erano contenti e sereni. Uomini e cavalli.
MA
La sera è arrivato andrea bertuglia, al riparo sotto un telo con i cavalli vicini ha tenuto una sessione sui cavalli d’inverno con particolare attenzione a quelli da trekking.
Sessione pratica, forse la più interessante che da me ascoltata, al lume delle pile si prendeva nota e sarà pubblicata sul prossimo numero della rivista.
 Interessante sarà la lettura ma averla sentita dal vivo tra l’urlar del vento, il telo che sbatteva, l’orecchio voltato per sentire vicino al tuo fidato cavallo è altra cosa.






Crò 2015 - continua

verso il crò - 23 novenbre 2013 - fotorudolfnocker

Crò 2015
Uscita ognitempo
Tradizionale ultima attività operativa dell’anno, in compagnia dell’inverno imminente.

programma
20 novembre si arriva all’ak quando si vuole, ognuno si sistema come meglio crede, teli, tettoie, fienili.
La cena è alle otto ma si arriva quando si vuole prima o dopo.

Sabato 21 la colazione è alle 7,30, poi si carica l’equipaggiamento sul telonato e alle nove la compagnia sale in sella e prende la via. Si arriva verso le tre giusto per piantare il campo e sistemarsi per la notte, alle 6 s’inghiotte la polenta nel vicino rifugio poi la gente s’infila nel saccopelo.

Domenica 22 si rientra alla base per le prime ore del pomeriggio

Per ora i cavalieri sono:

Flavia – ari – paola –cor – carlito – elisabetta –  saulo – mamo dinoccolato col sorriso -con la straordinaria partecipazione di cugino e luchino.
Mauro il fantasma è sospeso tra sella e logistico.
Il logistico è guidato dal grande Masino che sarà con noi fin dal mattino.

Chi vuole aggiungersi lo dica, in qualche modo faremo, in particolare speriamo nella presenza del massiccio paologonella e del franz che non lo vediamo da parecchio (e ne sentiamo la mancanza).
Probabilmente sarà presente giannidelcrò, mitico e paonazzo, storico del luogo e della frontiera e forse anche clodiel per l’ora del thè, ma non ne siamo sicuri.

Probabilmente ci sarà una sessione particolare ma non sono sicuro di poterla collocare nei tempi.

ps
La gente del clan che dimora lontano non si senta assolutamente impegnata mi raccomando, lo stile è quello ak autonomia individuale esasperata e spirito di gruppo.

pps
Chi volesse venire per la prima volta è superbenvenuto, siamo tutti pronti ad aiutarlo, ma tenga presente che tranne la polenta in rifugio il resto è all’aria aperta a più di mille metri.

Restando a disposizione aspetto vostre notizie

CRO'

L’alpitrek ha tre uscite tradizionali all’anno:
il campo invernale in marzo,
il campo estivo con la grandèe randonne in agosto,
il crò il penultimo finesettimana di novembre.
Oltre naturalmente le uscite e le ricognizioni mensili, gli stage e cosi via.



Il crò è uscita "ognitempo”:
Si parte comunque, una volta nel mezzo di una bufera di vento che sradicava alberi e scoperchiava tetti, una volta con clima primaverile, una volta si è partiti d’inverno e si è tornati il giorno dopo in una calda giornata d’autunno, ricordo bivacchi in mezzo metro di neve e anche quando l’acqua nella borraccia era rimasta ghiacciata fino al ritorno.
L’uscita è di due giorni con pernotto, sempre nello stesso posto: è come fare una foto tutte le mattine dove l’obbiettivo è sempre lo stesso, appare demenzialmente uguale ma se guardi anche solo con un minimo d’attenzione noti che non è uguale per niente.
Il clima, la compagnia umana determinano enormi cambiamenti facendoti vedere diverso, e lo è,lo stesso luogo.
L’immagine della sostanza è diversa il più delle volte da ciò che appare, ma per accorgersene occorre attenzione, molta attenzione.
Ogni luogo contiene più luoghi, fisici e ieratici, non tutti possono avere la capacità di percepirli e comunque non sempre si è nello stato d’animo per recepire la magia.
La realtà non mistifica e non riduce essa è solo reale e piace nella sua spietata crudezza a coloro che scelgono di non mentire a se stessi.

il vecchio lupo

nota

Il crò è uno sperduto avamposto civile sopra pinerolo (culla dell’equitazione), una manciata di case con vista sulla pianura, con una trattoria e un piazzale di parcheggio, in genere è deserto ma quando il tempo è bello si riempie di turisti, la strada che porta lassù è una pista asfaltata pericolosa, spesso a strapiombo, ma il sentiero equitabile non presenta pericolo anche con un metro di neve.
Ogni tanto approda un affitta cavalli per fare stagione estiva, resiste qualche anno portando a passeggiare turisti sulla groppa di cavalli innocenti poi se ne và.
Solo gianni del crò era rimasto a lungo e anche d’inverno ma era un poeta stonato e anche un po’ truffato, spero di rivederlo quest’anno
L’alpitrek arriva al tramonto quando il piazzale è deserto, riparte il mattino seguente alle otto ed il piazzale è ancora vuoto anche se la giornata promette sole.

chi vuole può venire sabato 21 e domenica 22 novembre

ps
Una volta si andava a novembre a fiera cavalli, ma dopo trent’anni gli amici che avevamo hanno lasciato l’ente, e la fiera è diventata quello che è, è arrivato il momento di restare sui monti anche in quel periodo.