Sella

STORIA DELLA SELLA (  che vedete in foto)
 
il paese ha cancellato con un colpo di spugna vecchie esperienze
le persone credono di "conoscere" soprattutto quelle che poco conoscono
le opinioni personali diventano totalitarie del niente moltiplicandosi esponenzialmente
ognuno ha diritto a dire  la sua senza la minima vergogna
ignoranza e  professionalità sono ormai sullo stesso piano
 
tenedo conto la premessa ecco
LA SELLA da trekking dell'ALPITREK
semplicissima sella da caccia con qualche lieve modifica
ormai i modelli di selle sono innumerevoli, un tempo ne esistevano due tipi :una da lavoro una per l'equitazione, la finalità della prima era evidente, quella della seconda fine a se stessa, i mercanti resi forti dall'ignoranza della gente hanno prodotto l'orrore di selle ibride,  ovviamente hanno avuto discreto successo commerciale
Il "metodo" ? cosa è?
serve solo ai concorsisti della vechia generazione; la sella deve essere comoda,
 comoda per il cavaliere,
 contatto leggerezza eleganza non servono più
nel 1989 l'alpitrek aveva avuto l'ardire di chiedere al signor Stubben in persona di fare una sella da trekking con caratteristiche particolari, quelle che vedete annotate nella foto, doveva essere una sella robusta, leggera, con cuoio resistente alle avversità atmosferiche e che rispettasse il "metodo"
si era andati nel quartier generale in svizzera,il signor Stubben era persona squisita, competente e quindi umile, aveva ascoltato le nostre esigenze capendole e in alcuni mesi aveva prodotto il tipo di sella che vedete in foto, sono passati molti anni e quella sella è sempre rimasta a suo posto, sul garrese, sotto la testa cuscino per la notte, sotto il sole della spagna e della russia, sotto l'acqua e la neve delle montagne

tranquilla gente non è un discorso commerciale questo ma solo una storia, la stubben ne ha prodotte un centinaio  o poco più ma non hanno avuto fortuna in quanto i sellai hanno avuto difficoltà a venderle , la sella rispettava un metodo che ormai pochi sapevano  cosa era


1) Imbottitura dei cuscini quantitativamente calibrata per favorire la ripartizione dei pesi evitando fiaccature al cavallo
2) Seggio profondo con arco anteriore e paketta lievemente rilevati per consentire il mantenimento dell'assetto, senza sforzo anche in prolungati pendii
3) Quartiere giustamente conformato con lieve rialzo anteriore per dare buon alloggiamento al ginocchio e consentire una staffatura corretta al lavoro del trekking.
4) Serie di campanelle anteriori e alla mammella per consentire punto di aggancio al carico
5) Sella rinforzata anteriormente al quartiere e protetta onde evitare i danni determinati dal continuo sfregamento dei rami che si incontrano nella boscaglia
6) Sella rinforzata con doppia cucitura e cuoio alla sommità della paletta
7) Staffile Stubben
8) Staffa pesante in acciaio



la stessa sella nel 2010, vent'anni dopo, stesso feltro, stesse bisacce, stesso machete, logori loro logoro io,  la coperta no è stata cambiata, sul merinos si usa per il lavoro in piano, per superare gli ostacoli, il  cuoio al vegetale non ha mai dato problemi, sbattuta per terra o caricata sui camion, sempre con grazia, ha congiunto il cavallo al cavaliere per molti anni in tutta europa , su campi da lavoro e su tutti i tipi di terreno
sono  affezzionato a questa sella


Il cavaliere di questa cavalla la sa lunga
Osservate:
1 - la sella tedesca di ottima fattura con buon arcione
2 – è un cavaliere che rispetta il metodo ( scelta della sella )
3 - procede con equipaggiamento leggero ( il cilindro da sella non è pieno)
4 – consuma la colazione in luoghi lontani dall’usuale frequentazione ( la borraccia e gamella)
5 - il tipo di borraccia denota una particolare cura funzionale ed estetica
6 – è una cavalla che può essere impastoiata ( vedi le pastoie in raffinato cuoio crudo argentino )
7 - la sella può scivolare nelle ardite salite ( vedi pettorale)
8 – le bisacce in buon cuoio denotano anni di strada
9 – feltro giusto e coperta militare in pura lana, il cavalere non spreca denaro se non necessario
Finisco qui per non annoiare ma l’osservazione potrebbe continuare per molto ancora