Dissertazione sulla semplicità

Le esigenze complicano la vita agli uomini ( pochi) anelanti di libertà.
Le esigenze servono al sistema. Creano profitto e rendono schiavi asservendo l’umana umanità alla legge subdola e ferrea del profitto.

Difficilmente è ricattabile la persona a cui per star bene basta un buon libro, un bicchier d’acqua, un buon coltello e un pezzo di pane avanzato da quelli che lo mangiano solo quando è fresco
Quando si vive in viaggio (e la vita è solo un viaggio) alcuni s’accorgono che meno hanno meglio stanno, camminano leggeri con minor fatica, scoprono l’essenzialità.
La povertà per scelta, non quella per dannazione, è comodità sublime.
L’esigenza di avere possedere apparire si confonde con prevaricazione e presunzione ponendo in schiavitù il pensiero degenerato dal profitto asservendolo al sistema regnante.
MF

ps
Nei nostri viaggi a cavallo e non solo, noto che alcuni hanno dieci esigenze al minuto, mentre personalmente me ne arrivano quattro o cinque nell’arco della giornata. Noto l’affanno che hanno con la coda dell’occhio mentre riposo dormo leggo o guardo il fondovalle parlando con i kamerati, sono addestrati al consumo e pure i loro cavalli non sono tranquilli e sereni come i miei abituati come me a star ovunque e mangiar quel che c’è.
Esistono anche quelli che vivono con poco perché non hanno possibilità,  ma quando possono scroccano al prossimo quello che possono. La differenza è nel scegliere la libertà del non consumo soprattutto quando si ha il potere di avere

pps
Il lusso non aiuta ad essere liberi, aumenta la debolezza non solo fisica, per questo ho scelto l’essenzialità fisica e di pensiero.