Elogio delle pesche sciroppate


Quando
sei lontano dal mondo in sperduti posti oltre il confine dell’immaginazione, dopo aver mangiato in modo approssimativo per giorni e giorni ti manca qualcosa, in modo lieve.
sei abituato alla vita semplice e rude, quella che attraversando la foresta arriva alla cresta ventosa
il vento secca la gola, nella borraccia c’è ancora acqua
ma hai voglia di lusso, sfrenato
Oggi puoi permettertelo, nelle bisacce hai una scatola di pesche sciroppate
la prendi, la cavalla strappa l’erba dalla terra, cerchi un posto dove appoggiare la schiena, possibilmente con visuale mozzafiato, la scatola è facile da aprire, di quelle a strappo con occhiello tipo RSCM,
il vento si fa sentir lieve, la luce s’inclina, le pesche tagliate in due sono eccezionali, le prendi col cucchiaio, tutte fino all’ultima
e poi bevi il succo, squisito e dissetante
sei con le nuvole che scorrono, senti le tensioni benigne
lusso, lusso sfrenato
mf