Acqua

l'acqua ,
 bene prezioso per uomini e cavalli
dalla montagna scende
pura , fresca, deliziosa
per uomini e cavalli


 
l'acqua è un bene prezioso, forse il più prezioso, quelli che non l'hanno la sanno, gli arabi sono affascinati dall'acqua,i loro castelli in spagna erano pieni di ruscelli, lo sappiamo anche noi dell'alpitrek che abbiamo la consapevole fortuna di frequentare o meglio vivere dove essa nasce,nasce fresca e pura dalle montagne, la leggenda narra che le lacrime dell'universo escono dalle sorgenti per il bene del mondo, gli uomini pensano di essere il mondo, ma sbagliano, quelli buoni ne fanno solo parte quelli presuntuosi nè sono contro ma questo è un'altro discorso,
il trasporto dell'acqua  è da sempre stata una necessità dell'uomo da ben prima del paleolitico ai giorni nostri ,
i primi uomini la trasportavano in zucche, nelle vesciche degli animali predati, i nomadi del deserto nelle ghirbe, che non erano altro che pelli di capra ( scuoiata in particolere manieraa cui venivano chiuse le zampe e l'acqua veneiva introdotta dal collo
quelli che camminano hanno sempre un contenitore per l'acqua che si portano dietro, sono chiamati comunemente borracce
guardiamo per vedere velocemente qualcosa


autentica ghirba tuaregh in pelle di capra donata a mauro ferraris da un giovane nomade di nome Isark  a tamanraset nel 1973, quando è piena assume la forma dell'animale, l'acqua acquista  sapore forte, ghirbe simili vengono ancora appese fuori dai camion che attraversano il sahara, l'acqua trasuda  ed evaporando rafredda quella dentro, così possiamo berla fresca molto fresca mentre la temperatura abbrustolisce la sabbia per uno spessore di 15 cm.
nel sahara dove c'è uomo c'è una ghirba
dove c'è una ghirba c'è uomo
è il deserto


questa è una ghirba spagnola sempre in pelle di capra resa impermeabile con la pece, viene usata soprattutto per il vino, un drago di vino è lo zampillo cge esce dal foro del tappo, il tappo era in corno di toro, alcuni si dice con quelli delle corride, l'uso deve essere continuo, il vino resta sempre fresco, è viva se non si usa appassisce


borraccia dell'esercito francese in uso ancora all'inizio della seconda guerra, è in lamiera conn forma inconfondibile, era foderata in tela
il difetto maggiore delle borracce in lamiera era che l'acqua se stagnava inputridiva, ovviamente quando erano in dotazione,la lamiera  d'acciaio non era in uso, è curioso notare che oltre al tappo esisteva il beccuccio per lo zampillo molto simile al " porron" spagnolo, dal tappo grosso si riempiva , da quello piccolo si beveva , si beveva soprattutto vino che quando usciva dal beccuccio si ossigenava nel tragitto per entrare in gola, i soldati raffinati ponevano la gavetta a terra e alzando la mano facevano scivolare lentamente il vino dentro per ossigenarlo maggiormente , sembra che facendo così la bevanda ne giovasse


borraccia dell'esercito austriaco della prima guerra
è molto simile a quella americana, con la differenza che anzichè essere bombata dalle due parti lo è da una sola, l'anima è in lamiera ed è foderata di tela grezza di canapa , quella in foto è originale ma è stata rivestita ulteriormente di cuoio per esigenze non militari
la chiusura è come tutte le altre, funzionale facile da riempire con fortevole nel bere, le chiusure in quelle successive sono state migliorate aumentando il diametro del tappo , che non è più a strappo ma a vite, per agevolare l'apertura e la chiusura il filetto è stato fatto con passo veloce


borraccia dell' esercito inglese in dotazione fin dopo la seconda guerra,è di lamiera smaltata e foderata di panno, munita di un robusta tracolla, notare il sistema di  chiusura simile in tutte le borracce militari dell'epoca costituito da un tappo di sughero con rinforzo metallico sommitale munito di anello nel quale passa la catenella che lo fissa alla borraccia
oggetto ottimo, la smaltatura non faceva imputridire l'acqua e dava conforto al povero soldato


questa è la borraccia inglese senza rivestimento, in ottime condizione e ancora oerativa,le borracce smaltate erano infinitamente più confortevoli di quelle in lamiera, la forma anatomica permetteva di evitare eccessivi sobbalzi durante la marcia


questa splendida borraccia è stata fatta seguendo fedelmente il modello di quella in dotazione alla cavalleria dellesercito degli Stati Uniti durante le guerre indiane, l'anima anzichè essere in lamiera di ferro è in acciaio zincato, permettendo la potabilità dell'acqua indefinitivamente, comoda da portare  sempre ma soprattutto stabile quando è sull'arcione della sella durante una capagna, contiene o meglio conteneva , prima delle ammaccature, due litri d'acqua


     
 questa è una ricreazione della borraccia da cavallo americana, è realizzata in lamiera d'acciaio er è foderata in cuoio con intercapedine di sughero ed è munita di tracolla, questa borraccia è stata costruita manualmente  questa borraccia si trova normalmente in commercio, prodotta in serie è di alluminio ,tutti i negozi la vendono , questa in particolare ha seguito sandrine nei suoi viaggi a cavallo per la francia, lei l'ha rivestita di cuoio (per renderla più bella) mentre originalmente il rivestimento è di panno sintetico  borraccia tecnica in alluminio vetrato all'interno e con vernice riflettente all'esterno, si trova in commercio e ha ottime qualità, piu facile da portare al pedone che al cavaliere, ha tappo con occhiello,buon tappo anche se per svitarlo non passa più ( il tempo), è comunque comoda e l'acqua si conserva buona


 Algeria
tamanrasset lunedì 12 febbraio 1973
da alcuni giorni mi sono accampato vicino a dei nomadi che bivaccano poco fuori tamanrasset
accampato a distanza di rispetto
accampato senza dar noia
non ho fretta
piano giorno dopo giorno mi avvicino
sono thuareg veri, arrivano da lontano per vendere cammelli
di giorno non fa caldo, di notte si gela, ti fai una nicchia nella sabbia , t'infili nel saccopelo
il cielo è incredibile, l'orsa maggiore spettacolare, chiudi gli occhi aspettando il giorno
piano faccio amicizia con un ragazzo, Isark si chiama,
porta un mehari, un cammello chiaro, snello, da corsa
stiamo insieme, nel tempo dei nomadi che non è tempo
che ricordi, che spazio , che silenzio
con lui la nostalgia di casa si allentava, la malinconia si dominava
le montagne dell'Hoggar sono pure e fanno paura
da lui prendo la ghirba della foto
prendo anche la sua immagine
la prendo senza pudore per portarla via con me
chissà dove è ora
in che deserto naviga col suo cammello da corsa
la sua ghirba da allora è sempre stata con me e la sua immagine anche


 borraccia dell'esercito svizzero,in alluminio, rispetto le borracce dello stesso periodo in altri esercitiè più capiente ma ovviamente anche più ingombrante e pesante ,è dotata di una tazza ovale sempre in alluminio da posizionaresopra il tappo